Provenienza:
Sprovieri Gallery, Londra;
Collezione privata
Esposizioni:
Jannis Kounellis, Sprovieri Gallery, Londra, dal 12 Dicembre 2014 al 21 Febbraio 2015;
Così fan tutti, Opere dalla collezione di Ernesto Esposito, Villa Campolieto, Ercolano, 7 maggio – 14 novembre 2021, pubblicato nel catalogo della mostra a p. 36
Bibliografia:
Jannis Kounellis, Sprovieri Gallery, Londra, 2016
Fotografia dell'opera autenticata dall'artista in data 30/08/2016
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In questa potente ed elegiaca installazione Jannis Kounellis (Pireo, 1936 - Roma, 2017), tra i padri fondatori dell’Arte Povera, colloca un cappotto strappato, appeso infilzato da un coltello da macellaio, il cui manico, arrotolato in carta di giornale (del giorno stesso della mostra) è stretto dalla morsa di due barre di metallo attaccate al muro.
L’opera è forse tra le più significative realizzate da Kounellis dopo gli anni Duemila e appartiene al progetto site-specific presentato per la prima volta al Festival di Todi nel 2014 e successivamente a Londra. Il lavoro rimanda espressamente a diverse opere iconiche precedenti di Kounellis, come la serie di becchi a gas accesi disposti a parete (Parigi, 1969) o la carne macellata appesa a lastre di ferro (Barcellona, 1989), e si pone come un’estrema meditazione sullo scontro dialettico tra forze storiche e destino individuale, tra violenza e riscatto collettivo. (Tratto dal catalogo della mostra “senzamargine. Passaggi nell’arte italiana a cavallo del millennio”, Museo MAXXI, Roma, 2020-2022)
L’installazione è stata esposta nel 2015 alla Sprovieri Gallery di Londra. Mentre sullo stesso concetto sono state realizzate altre due importantissime mostre: “Art Basel UNLIMITED” (2016) e “senzamargine. Passaggi nell’arte italiana a cavallo del millennio” (2020-2022) presso il Museo MAXXI di Roma, dove gli è stata dedicata un’intera sala del museo.