In questo piccolo, prezioso rame emerge nell’elegante gruppo di figure il gusto manierista di origine
callottiana; al tempo stesso evidenti sono i richiami al modo di comporre ed alla resa nitida di alcuni pittori di paesaggio di provenienza nordica, in particolare Bril ed Elsheimer.Tutto ciò, unito alla brillante resa cromatica, esaltata dal supporto in rame, ed al confronto con numerosi esempi di piccoli dipinti su rame di analogo soggetto, presenti a Firenze, in Palazzo Pitti o agli Uffizi, fa protendere per una esecuzione durante il periodo fiorentino (1617 – 1621).
Bibliografia di confronto: M. Chiarini, Teodoro Filippo di Liagno detto Filippo Napoletano,1589-1629, Vita e opere, Firenze 2007