Karel Appel ^©  

(1921 - 2006)

Iscrizione sul retro: 0474/75

Provenienza:
Sant'Erasmo Club d'Arte, Milano;

Centro d'Arte La Barcaccia, Napoli, come da timbro sul retro

Opera registrata presso l’Archivio Karel Appel, a cura di Myriam Yared con il numero P75-072, come da certificato

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Karel Appel (Amsterdam, 1921 - Zurigo, 2006) è tra i protagonisti della pittura olandese ed europea del dopoguerra. Formatosi alla Rijksakademie di Amsterdam, nel 1948 dà vita con Constant, Corneille, Asger Jorn e Pierre Alechinsky, al gruppo "CoBrA". Il gruppo, che raduna artisti di Copenhagen, Bruxelles e Amsterdam, propone una rilettura dell'espressionismo in chiave informale e ironica, basata sui colori primari, brillanti e sulle pennellate pastose che danno vita a figure umane distorte e a soggetti primitivi e grotteschi, di cui il vivace olio, tecnica mista e collage su carta su masonite del 1975 qui presentato ne è un perfetto esempio.

Lo stile di Appel si distingue per composizioni ispirate dall’arte dei bambini, dalle opere di Paul Klee e da quelle di Joan Mirò. La sua pittura si realizza in un espressionismo spontaneo con caratteristiche astratte e rappresenterà una svolta nella più formale arte geometrica europea del tempo. Dagli anni Sessanta, Appel ha esposto presso i più grandi musei europei ed americani, diventando sempre più noto, a tal punto che su di lui verrà anche girato un film: ”La réalité de Karel Appel” (1962), diretto da Jan Vrijman. (Tratto da “Il Gruppo CoBrA”, Scia Letteraria, 29 aprile 2019).