Afro

(1912 - 1976)

Provenienza:
Galleria La Scaletta, Reggio Emilia, come da etichetta sul retro;
Collezione privata, Milano

Bibliografia:
Afro. Catalogo generale ragionato. Disegni dal 1932 al 1947, Volume I,  Edizioni Dataars/La Scaletta, 2006, illustrato a p.292

Opera registrata presso l'Archivio Afro, Roma, a cura di Mario Graziani, con N.47D791, come da certificato rilasciato in data 29 gennaio 2021

Si ringrazia l'Archivio Afro, Roma, a cura di Mario Graziani, per aver confermato tramite email l'autenticità dell'opera

-

Afro Basaldella (Udine, 1912 - Zurigo, 1976), tra i massimi esponenti dell’arte informale in Italia, nel primo dopoguerra si avvicina al Neocubismo e l'accentuazione espressionista si carica e precede un'analisi serrata del linguaggio picassiano. Tra il 1946 e il 1947 partecipa alla Nuova Secessione e quindi al Fronte Nuovo delle Arti avvicinandosi, con opere di sottile stesura, a un problema di articolazione astratta della superficie cromatica. La sua pittura presenta forme che si articolano sempre più in un piano geometrico, tendendo a recuperare i valori di trasparenze tonali e di luce già sperimentati negli anni della giovinezza, di cui questa deliziosa tecnica mista del 1947 dai colori caldi ne è un perfetto esempio.

«Sono veramente colori dell'emozioni quelli che si possono godere nelle opere di Afro, colori che evocano la celebrazione festosa di luce e di vita» come scriveva nel 1961 James Johnson Sweeney, allora direttore del Guggenheim Museum di New York.