L'attribuzione a Luca Forte è stata proposta in una comunicazione scritta ai proprietari datata 2022 dal Prof. Nicola Spinosa, che considera il dipinto un notevole esempio di "natura in posa" con una collocazione cronologica immediatamente successiva al 1630.
Secondo lo studioso, nella tela qui presentata, così come in tutte le altre con cui viene posta a confronto, il Maestro napoletano riesce a conciliare l'eredità della tradizione naturalista di Battistello Caracciolo e di Ribera con le nuove tendenze della stagione neoveneta e prebarocca espressa a Napoli prima da Paolo Porpora e poi da Giuseppe Recco.
I confronti accentuati e pertinenti proposti da Spinosa sono soprattutto con alcuni particolari della grande tela della raccolta D'Errico a Palazzo San Gervasio, Potenza, con il dipinto firmato Fiori e frutta, della racconta Molinari Pradelli a Bologna e con quello a Napoli, in collezione De Falco Frutta, cedri e vaso con fiori su base in pietra
Per gli altri confronti elencati a conforto dell'attribuzione, Spinosa rinvia alla pubblicazione del 2011.
Bibliografia di riferimento: N. Spinosa - Pittura del Seicento a Napoli da Mattia Preti a Luca Giordano. Natura in posa - Napoli 2011, pp. 258- 265;
Civiltà del Seicento a Napoli, catalogo della mostra, Museo di Capodimonte Napoli, 1984-1985, vol. I, pp. 278-281;
F. Porzio, F. Zeri - La natura morta in Italia - vol. II, Milano 1989,pp 852-879;
Ritorno al Barocco. Da Caravaggio a Vanvitelli, catalogo della mostra a cura di N.Spinosa, Napoli Museo Pignatelli, 2009-2010, vol. I, pp 352-367;