sovraporta tessuto in lana e seta raffigurante scena di Narciso stante alla fonte entro medaglione ovale definito da una classica cornice di foglie strette da nastro.
Ampie verzure nei quattro angoli.
Sicuramente per le misure possiamo sostenere che il nostro arazzo faceva parte di un ampia teoria di arredo di una sala o di un cabinet nella piena adesione ai modi barocchi definiti a Versailles da Luigi XIV.
Il formato quadrangolare di piccole e medie dimensioni occorreva per campire l'intervallo tra i grandi arazzi celebrativi in corrispondenza del vano delle porte che ovviamente ne interrompevano la sequenza seriale.
Il fine era di offrire allo spettatore una immagine di tappezzeria alle pareti quanto più continua, affinché l'occhio scorresse le immagini narrate senza pause disturbanti.
In genere nei "Sovraporta" veniva esaltato e celebrato il tema saliente raccontato dalle scene più ampie o il casato della famiglia committente, o un simbolo che fosse un motto o un segno, a volte didascalia o citazione dell'artefice dei disegni e/o della tessitura stessa.