Il monumentale dipinto è da lungo tempo conservato nella prestigiosa collezione. La tela si presenta come un inedito rispetto alle numerose varianti dello stesso soggetto; il soggetto biblico della affollatissima composizione presenta figurine estremamente dettagliate. In basso al centro è raffigurato il Paradiso terrestre con la Fontana della Vita.
L’esecuzione risale alla fine del secondo e gli inizi del terzo decennio del XVII secolo, anticipando i modi dei “bamboccianti romani” nella riproduzione meticolosa delle splendide figurine che affollano la scena.
Brusco, di origini fiamminghe, è l’unico pittore che secondo le fonti abbia collaborato con François de Nomé, detto Monsù Desiderio.
Bibliografia: Nicola Spinosa - Pittura del 600 a Napoli da Caravaggio a Massimo Stanzione - Napoli 2010 pag 171