attribuito a Francesco Solimena

(Canale di Serino, 1657 - Napoli, 1747)

Il culto del Santo Gesuita Francesco Saverio fù molto vivo a Napoli dalla metà del 600 al 700,come dimostrano le numerose opere che lo rappresentano nelle più antiche chiese di Napoli e Provincia tra cui quelle di Luca Giordano nella cappella di S.Francesco Saverio al Gesù Nuovo,le decorazioni a fresco di Paolo de Matteis di Santa Brigida e quelle di scuola napoletana nella chiesa di San Ferdinando a Palazzo,concepite e finalizzate per la celebrazione del Santo a cui la città fece voto per averla salvata dalla peste del 1656,e proponendo la sua effige sulle porte della città come Santo protettore al pari di S.Gennaro,l’Immacolata e S.Rosalia

Francesco e Angelo Solimena devono aver affrontato il tema iconografico del Santo sia per la committenza ecclesiastica che devozionale privata ,come dalle numerose testimonianze della loro scuola; ne fanno riferimento specifico la “Madonna con S.Francesco Saverio e Bambino”dell’ Abbazia della S.ma Trinità di Cava dei Tirreni cat.1500231558 Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino,

Un tondo con l’effige del santo mezzo busto nella chiesa di San Francesco alle Cappuccinelle cat.1500368838 della Soprintendenza dei beni artistici di Napoli e Provincia

Un altro ritratto del Santo a figura intera attribuito ad Angelo Solimena che si trova a Salerno nel ciclo degli affreschi dedicati al santo scheda 1500058558-3 Soprintendenza dei beni artistici di Napoli e Provincia.

Il dipinto qui presentato, databile nel primi anni 30 del 700 raffigura San Francesco Saverio in adorazione del Bambino quasi a sotenerne il piedino La Madonna in secondo piano intercede amorevolmente gli sguardi sono focalizzati sul volto del Santo in una triangolazione simbolica perfetta che mette in risalto la profondità nei piani

La materia pittorica ,i passaggi chiaroscurali e i mezzi toni sono tipici dell'artista che manifesta sempre più in questo periodo il distacco dal naturalismo per un gusto illuministico settecentesco che sancisce il passaggio tra il barocco e il roccocò