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Mario Persico (1930–2022) fu tra i più attivi e influenti artisti nella produzione culturale partenopea. Nel 1955 firmò il manifesto dell’Arte Nucleare, assieme ad artisti come Enrico Baj e Sergio Dangelo, e tre anni dopo partecipò alla fondazione del Gruppo 58, espressione della pittura nucleare napoletana, che assunse progressivamente connotazioni sempre più dada e surrealiste, con Guido Biasi, Luca Luigi Castellano, Franco Palumbo, Mario Colucci e Lucio Del Pezzo. Noto per i suoi soggetti pittorici dismorfici e mostruosi, tra i suoi ambiti di ricerca si contano quello della scultura, degli oggetti praticabili, del teatro e dell’erotismo. All'inizio degli anni Sessanta, l'artista cominciò ad introdurre nei suoi quadri anche altri elementi materiali, extra-pittorici, come bottoni e ingranaggi, ma anche parti di mobili e suppellettili.
(Liberamente tratto dal sito artribune.com)