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Conosciuto un tempo come il Monte Prospetto per il meraviglioso panorama che offriva, la collina dei Camaldoli vanta un'origine antichissima a seguito di una violenta eruzione nell'area flegrea avvenuta più di 35.000 anni fa. Il nome attuale deriva dall'Eremo Camaldolese che si insediò nel XVII secolo e che fece di quest'area, uno dei polmoni verdi della città.
In quest'opera Consalvo Carelli mette in pratica la sua esperienza di acquerellista e abile paesaggista, maturata grazie alla vicinanza con il maestro inglese William Leicht e agli esponenti della Scuola di Posillipo, da cui trasse la capacità descrittiva e il fascino della pittura en plein air.