La Blindarte contemporanea è lieta di annunciare la seconda personale in galleria dell’artista francese Simon Boudvin dal 31 gennaio al 13 marzo 2009. I landscapes urbani e suburbani sono continuamente in evoluzione. Luoghi che in precedenza hanno avuto una specifica destinazione cambiano la loro utilità e adattano la loro forma alle nuove differenti funzioni. Alcuni di questi cambiamenti sono catturati dall’obiettivo dell’artista. Come le sopraelevate, gli edifici dalle peculiari caratteristiche architettoniche e gli altri luoghi fotografati o frutto del sapiente uso del fotomontaggio, anche le discariche, rappresentate nei quattro nuovi lavori esposti in galleria, diventano luoghi emblematici del nostro tempo che, con i loro cumuli di materiale simile accumulati casualmente, ricreano un nuovo scenario, spesso ben più selvaggio del luogo che erano in precedenza.
Ed è proprio sui luoghi destinati alla accumulazione di materiali di risulta provenienti dalle costruzione o da prodotti industriali che si concentra questa volta l’attenzione dell’artista, lasciando aperto l’interrogativo riguardo il loro futuro in termini di riciclo e quindi sull’eventualità del loro riutilizzo. Nel video “The Architect”, anche questo in mostra, un magico cubo di metallo si muove autonomamente attraverso le impervie forme delle rovine di un edificio demolito, saltando e rotolando sui cumuli di materiale. L’artista, chiuso all’interno del cubo, ricrea una poetica immagine dove la figura, geometrica e dinamica al tempo stesso, si muove in un contesto desolato, come una navicella su di un pianeta alieno. L’artista-architetto ricerca così conforto nell’elemento base della costruzione, una regola ed un ruolo che contrasti l’anarchia, facendo quadrare le conseguenze caotiche del progresso e forse trovando nel cubo stesso l’origine di una nuova costruzione.