Provenienza:Antica quadreria di una famiglia sorrentina.
Probabilmente già antica collezione del giurista Ettore Capecelatro
Esposizioni: Micco Spadaro. Napoli ai tempi di Masaniello, Napoli, Museo Nazionale di San Martino 20 aprile 2002 - 30 giugno 2002
Bibliografia: Catalogo della mostra - Micco Spadaro. Napoli ai tempi di Masaniello - Napoli, 2002, pag 90
Giancarlo Sestieri, Brigitte Daprà - Domenico Gargiulo detto Micco Spadaro. Paesaggista e «Cronista» napoletano - Roma, 1994, pag. 164
Nella scheda del catalogo della mostra Brigitte Daprà scrive: " E' un dipinto databile verso la fine degli anni '40 e mostra soprattutto nelle figure femminili, una forte influenza cavalliniana, anche per l'impronta cromatica, caratterizzata da toni caldi, soprattutto rosso-brunastri. La figura dell'angelo rievoca, sia per la fisionomia del volto che per il corpo tornito , precisi ricordi di Aniello Falcone con riferimenti al primo naturalismo napoletano in particolare Ribera e a Francesco Fracanzano. Nella natura morta sul tavolino sono ravvisabili anche echi di questo genere praticato a Napoli in quegli anni dai vari specialisti. Potrebbe essere identificato con "Un Lotto di 2 e 2 1/2 di Domenico Spadaro con cornice d'oro D.8", descritto nell'inventario delle opere d'arte possedute da Ettore Capecelatro, redatto dallo stesso Gargiulo nel 1659 (cfr. Labrot 1992, p. 114)".