Provenienza:
Antonio Colombo Arte Contemporanea, Milano, come da timbro sulla custodia interna
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La ricerca artistica di Lorenzo Scotto di Luzio (Pozzuoli, 1972) si delinea sin da subito come una pratica trasversale che si avvale di strumenti diversi. Nel 1992 fonda Studio Aperto Multimediale, uno spazio-laboratorio indipendente nel centro storico di Napoli con i colleghi Giulia Piscitelli e Pasquale Cassandro.
La sua produzione artistica è accomunata dalla pungente ironia con cui l’artista dà vita ad una riflessione sulla società contemporanea, spesso utilizzando il proprio corpo e la propria immagine. Nei suoi lavori adotta con grande libertà diversi materiali e differenti tecniche. Il suo approccio non è mai una critica diretta, ma piuttosto un commento, una rappresentazione poetica, spesso tragicomica della contemporaneità, che abbraccia il
Infatti, come lui stesso dirà in occasione della sua mostra “Lorenzo Scotto di Luzio. In bocca a te ogni cosa muore" curata da Christiane Rekade nel 2018:
“Viviamo nella società bombardata dalle immagini, e se uno toglie ciò che è da ciò che fa, si rende conto che la realtà è fatta di oggetti freddi, carte del bancomat, supermercati, buste della spesa. Bisogna allora compiere un atto di sincerità e fare entrare queste cose nel proprio mondo poetico”.